STAR WARS.  L’ASCESA DI SKYWALKER
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IN BREVE : Qualità: ★★★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: per tutti (cineamatori, cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile TWEET Bye bye Star Wars. Ci mancherai. Ci hai sedotto e abbandonato. Qualche cazzata l’hai fatta, ma ti perdoniamo. Mezza stella in bilico, per quest’ultimo episodio.   LA TRAMA La resistenza è ridotta a poche unità, il primo ordine dilaga ..

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STAR WARS. L’ASCESA DI SKYWALKER

IN BREVE : Qualità: ★★★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: per tutti (cineamatori, cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile

TWEET

Bye bye Star Wars. Ci mancherai. Ci hai sedotto e abbandonato. Qualche cazzata l’hai fatta, ma ti perdoniamo. Mezza stella in bilico, per quest’ultimo episodio.

 

LA TRAMA

La resistenza è ridotta a poche unità, il primo ordine dilaga sotto il comando del leader supremo Kylo Ren, ma un messaggio ha turbato la galassia. L’imperatore Palpatine giura vendetta! Ren si mette così alla ricerca dell’origine della trasmissione e arriva a confrontarsi con Palpatine, che gli offre una spaventosa flotta se saprà eliminare la ragazza Jedi, Rey. Questa combatte e si addestra seguendo gli insegnamenti del generale Organa, mentre Finn, Poe e Chewbacca ricevono messaggi da una spia nel Primo Ordine (MyMovies).

IL COMMENTO

Dopo la critica esasperata e inevitabile del pessimo episodio 8, deviato nelle imbarazzanti pianure della Marvel, l’impronta dell’improbabile episodio conclusivo della saga rialza l’asticella e la reputazione dell’ormai consacrato brand stellare.

Un film godibile, senza eccessivi elementi di fastidio. Perché di questo si tratta, ormai, nelle ultime esperienze disneyane. La capacità, o meno, di “preservare” senza rovinare.

Nulla di più ci si poteva ormai attendere dal giocattolone epico-commerciale costruito per accontentare l’inevitabile mondo di severi appassionati storici, in gran parte conservatori o addirittura conservativi.

Con l’ascesa di Skywalker si torna un po’ bambini, si ritrova un po’ di appassionata forza stellare, un po’ di rassicurante consuetudine visiva e purista, con qualche traccia di innovazione.

C’è molto mestiere di scrittura e regia, che porta a un evidente sforzo di metterci tutto. Ma proprio tutto.

In positivo troviamo l’eterna e inevitabile battaglia tra bene e male, le sfide al laser, i pianeti proibiti sperduti distrutti e da distruggere, il mare dalle onde infinite tra i rottami della morte nera, l’iperspazio, la gran parade delle navi stellari, gli inseguimenti memorabili da capogiro, le critiche esplorazioni dei corridoi d’astronave, Rey,Finn, Poe, Chewbe, la famiglia dei droni tra cui un nuovo e “centrato” piccoletto, vecchi e nuovi mostri senza eccesso, il suono dei bassi nella pancia, l’epica e avvincente musica, sempre lei, di John Williams. I soliti mirabili mondi inimmaginabili che ti portano in viaggio nell’impossibile universale. Spade, corse, guerre, magie oniriche.

In negativo, la sfilata dei personaggi, in un inchino collettivo al pubblico mondiale, quasi fosse la chiusura, a teatro, del sipario. Un omaggio, un commiato, un nostalgico addio o un più probabile arrivederci a un nuovo format ampliamente sfruttabile, da raschiare ulteriormente ben oltre il fondo del barile.

Se io fossi Disney, e davvero sono molto lontano, farei la riscrittura degli episodi “bucati”, il lato oscuro della nuova trilogia, e la metterei in mano ad autori. Che dire di Nolan per esempio? 🙂

Comunque non lo sono. 

Mi godo l’accettabile buon spettacolo dalla poltrona meravigliosa di Melzo, assaporando tutto quel prezioso spirito stellare e residuale che compare, di tanto in tanto, in mezzo a molto rumore.

Ritmo, musica, eroi. Il film vola e la voglia di nutrirsi di guerre stellari non si sazia mai.

Abrams fa il possibile. Corregge, dov’è nelle sue possibilità, lo scempio di chi l’ha preceduto. E onora la storia, costruendo per necessità un episodio conclusivo corretto, senza spinta innovativa. Ma forse di più non si poteva chiedere.

Rimane un rammarico sull’ultima mezz’ora del film (nessuno spoiler, tranquilli) che forse poteva coraggiosamente chiudersi in modo diverso. Ma sarebbe stato un miracolo innaturale, nel cinema di massa.

E un secondo rammarico rimane legato a Kylo Ren, un po’ migliorato e più a suo agio che in precedenza, ma sempre innegabilmente sbagliato per questo ruolo. Attore incredibile (si veda ad esempio i bellissimi “Storia di in matrimonio” e “Hungry Hurts”) ma distonico nella forma della sua faccia, per essere l’unico grande erede del male. O anche solo del tormento del male. Vabbè. Così è, ed è stato. 

Buona visione. Utini! 🙂

SCHEDA ESSENZIALE

Titolo originale: Star Wars: Episodio IX – The Rise of Swywalker – Genere: fantascienza – Durata: 2h35 – Regia: J.J.Abrams – Cast: Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac – Produzione: USA – Uscita: 18 Dicembre 2019

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