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IN BREVE – Qualità: ★★ – Ritmo: OOOO – Pubblico: per “molti” TWEET Da un pezzo quasi capolavoro a un disco mediocre: Hozier sembra non amare mezzi termini ma è molto giovane e di mezzi ne ha! IL COMMENTO Incuriositi dalla colonna sonora del promo Sky per la seconda stagione di “E poi c’è Cattelan”, scarichiamo ..

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Hozier-3

IN BREVE – Qualità: ★★ – Ritmo: OOOO – Pubblico: per “molti”


TWEET

Da un pezzo quasi capolavoro a un disco mediocre: Hozier sembra non amare mezzi termini ma è molto giovane e di mezzi ne ha!


IL COMMENTO

Incuriositi dalla colonna sonora del promo Sky per la seconda stagione di “E poi c’è Cattelan”, scarichiamo il primo lavoro completo di Hozier, cantautore e musicista irlandese in questo momento sulla cresta dell’onda con il pezzo “Take Me to Church”, tuttora al primo posto anche delle classifiche iTunes. Questa canzone è davvero interessante, ricorda per densità e grevità i miglior pezzi anni Settanta di Elton John, tipo “The King Must Die” o “Have Mercy On The Criminal” o i pezzi più cupi dei primi Eurythmics (This City Never Sleeps, Never Gonna Cry Again…). È poi un racconto impegnato, insieme una metafora sulla fine di una storia d’amore e una denuncia verso le discriminazioni omofobe. Anche il video tutto in bianco e nero segue questa storia ed è stato un grande successo, inspirandone anche altri, tra cui uno splendido con la performance del ballerino russo Sergei Polunin (e diretto da David LaChapelle… guardatelo!) Ottimo quindi, tanto da meritarsi varie candidature agli MTV Europe Music Awards e ai Grammy Awards 2014. Ma… veniamo al disco, che al contrario è lungo, noioso e anche un po’ stucchevole. Il giovanotto classe ’90 si dilunga tra vecchio e nuovo senza mai grandi novità. Sarebbe stato prima di tutto molto meglio proporre un album più breve, più concentrato, composto al massimo da 7/8 pezzi, anche semplicemente tagliando il disco a metà, nello stesso ordine in cui è presentato: sembra infatti che il dilungarsi abbia affievolito la vena poetica di Andrew Hozier-Byrne, rendendo via via il lavoro sempre più debole, retorico e con quella fastidiosa sensazione di “già sentito”. Dal punto di vista stilistico, Hozier e la sua chitarra oscillano tra il rhythm blues e ballate indie pop, con richiami al classico folk. Insomma, neanche lo stile aiuta a rendere il lavoro particolarmente originale. Rimane tuttavia la chicca di “Take Me to Church”, una vera perla tutta da ascoltare. Rimandato, ma secondo noi farà molto di più!


DA NON PERDERE

Take Me to Church (il pezzo merita per qualità un bel 4/5); From Eden


SCHEDA ESSENZIALE

Artista: Hozier – Album: Hozier – Genere: rhythm and blues, indie rock – Musicisti: Andrew Hozier-Byrne (voce, chitarra), Karen Cowley – Etichetta: Rubyworks Records and Island Records – Anno pubblicazione: 2014


TRACK LISTING

Take Me to Church
Angel of Small Death and the Codeine Scene
Jackie and Wilson
Someone New
To Be Alone
From Eden
In a Week
Sedated
Work Song
Like Real People Do
It Will Come Back
Foreigner’s God
Cherry Wine (Live)

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